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Proseguono le celebrazioni dell’azienda malese per i suoi primi 50 anni di attività. Dall’impegno in Formula 1 a fianco del team Mercedes-Amg, con lo sviluppo dei carburanti sostenibili per la stagione 2026, al lavoro di ricerca e sviluppo nel Centro di Santena
Nel Gran Premio di Singapore dello scorso settembre, il team Mercedes–Amg F1 ha celebrato i 50 anni di attività di Petronas con una livrea creata ad hoc per la monoposto W15 E Performance di Lewis Hamilton e di George Russell. Solo una delle iniziative promosse dall’azienda malese in occasione di questa ricorrenza: nelle scorse settimane il Global Research & Technology Centre di Santena, a pochi chilometri da Torino, ha infatti ospitato una lunga serie di attività promosse sempre per celebrare i primi cinquant’anni di Petronas. D’altronde, nei locali dell’ex Olio Fiat (con alcuni cimeli che sono ancora presenti nel cosiddetto Museo Heritage, ndr), la multinazionale ha creato un polo di riferimento nel mondo dei lubrificanti ad alto contenuto tecnologico, con i prodotti destinati principalmente al mercato Emea (Europa, Medio Oriente e Africa) che vengono sviluppati all’ombra della Mole Antonelliana. Ed è proprio in occasione della quarta edizione di Piemonte Fabbriche Aperte e del Salone Auto Torino che l’azienda ha presentato le ultime novità relative all’automotive e all’impegno nel mondo del motorsport.
tecnologie di oggi
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Uno degli obiettivi fissati da Petronas nell’ambito della strategia aziendale riguarda l’azzeramento totale delle emissioni di carbonio entro il 2050. Nel futuro più a breve termine, però, non mancano di certo le sfide per la multinazionale malese. « Una è rappresentata dalla mobilità del domani », sottolinea Andrea Dolfi, head of fluids technology solutions di Petronas Lubricants Italy, « Si tratta di una sfida importante, perché essa sarà soddisfatta da soluzioni miste, non da una singola ed univoca, come potrebbe essere l’elettrico. Ci saranno, invece, diverse soluzioni incentrate sulla sostenibilità. Per questo motivo noi siamo impegnati nello sviluppo di fluidi per l’elettrificazione con i nostri brand Petronas Iona, sulle autovetture ibride con i nostri marchi Petronas Syntium, che non sono soltanto dei prodotti commerciali, ma rappresentano il culmine dello studio e della tecnologia. Per noi, poi, è importante lo studio e il lavoro di ricerca e di sviluppo che deriva direttamente dal nostro impegno nel mondo del motorsport con, in primis, la Formula 1″.
la formula 1
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Sulla livrea delle monoposto di Formula 1 del team Mercedes–Amg il logo di Petronas è presente dal 2010. « Per noi è una partnership molto importante, spiega Salvatore Schembri, F1 Project Leader Petronas Lubricants International, « Ormai è già da diversi anni che sviluppiamo e forniamo tutti i fluidi che vengono utilizzati dalla vettura di F1, dal carburante con il marchio Primax passando poi per il Syntium per l’olio motore e ai fluidi per la trasmissione. Si tratta di prodotti tailor made che portiamo avanti con il team Mercedes di Formula 1 proprio per le applicazioni di questo campionato ». La casa malese, peraltro, è presente a tutti gli appuntamenti del calendario della serie iridata con una struttura specifica collocata a pochi metri dal paddock del team britannico. « Abbiamo un piccolo laboratorio che portiamo in giro per il mondo e che fornisce supporto in tempo reale sui carburanti e, più in generale, su tutti i nostri prodotti. Dopo aver prelevato dei campioni dalla monoposto di F1 all’inizio e al termine di ogni sessione, siamo in grado di analizzare l’olio motore e di fornire alla squadra un’idea dello stato di salute del motore. Potenzialmente possiamo anche anticipare alcuni dei problemi relativi sempre al motore attraverso le nostre analisi ».
passato e futuro in f1
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Per Petronas l’impegno nel Mondiale di Formula 1 è figlio anche di una strategia legata allo sviluppo di prodotti destinati alle vetture stradali per l’uso quotidiano. Ma qual è la differenza fra un carburante specifico per una monoposto di F1 e la variante più classica presente nelle aree di servizio? « Non sono poi così lontani, visto che la regolamentazione della Fia è fatta in modo che il fuel per le competizioni non sia troppo lontano da quello tradizionale », prosegue Salvatore Schembri, F1 Project Leader Petronas Lubricants International, « Ovviamente poi gli ingredienti sono molto puri, hanno un livello di purezza molto alto, ed è lì che sta la differenza. In prospettiva futura la sfida degli e-fuels mi sta molto a cuore, perché sono a capo del team di sviluppo del progetto legato al debutto, previsto nella stagione 2026, dei carburanti 100% sostenibili. Si tratta di un prodotto senza compromessi, che dovrà garantire sia la sostenibilità sia le performance di altissimo livello. La regolamentazione della Fia per il 2026 dà spazio sia al carburante sostenibile sia ai biocarburanti, quindi c’è la possibilità di scelta e di esplorare diverse strade ». Ma, mentre lo sguardo volge già alle competizioni del domani, nel quartier generale di Santena c’è spazio anche per aprire il cassetto dei ricordi per rivivere le emozioni più belle. « Io ho avuto il piacere e l’onore di aver fatto l’ingegnere di pista dal 2014 al 2019 in cui mi occupavo dell’analisi del fluidi in pista », conclude Schembri. « Ho avuto il piacere di vincere quattro campionati costruttori e altrettanti piloti (con Lewis Hamilton e Nico Rosberg). Ovviamente per me il primo, quello del 2014, è stato molto speciale, lo ricordo ancora con molto piacere, ma la Formula 1 rappresenta un’evoluzione continua in cui non ci si ferma mai ».
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